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Vaiolo delle scimmie e donazione, indicazioni e misure di prevenzione

Immagine stilizzata sulla donazione di sangue

Quanto le recenti segnalazioni nazionali e internazionali di casi umani di vaiolo delle scimmie (Monkeypox – MPX) possono impattare sul sistema di donazione del sangue? A fare luce sulla situazione epidemiologica, fornendo le indicazioni per la segnalazione, il tracciamento dei contatti, la gestione dei casi e le misure di prevenzione della trasmissione dell’infezione anche in caso di trasfusioni due circolari emesse dalla Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute e dal Centro Nazionale Sangue.

I documenti per garantire la sicurezza della donazione e il controllo in ogni fase della pratica trasfusionale, prescrivono che i contatti asintomatici non devono donare sangue, cellule, tessuti, organi, latte materno o sperma mentre sono sotto sorveglianza.


La trasmissione del virus avviene attraverso il contatto stretto con materiale infetto proveniente dalle lesioni cutanee di una persona infetta, con probabilità alta in caso di rapporti sessuali, nonché attraverso droplet in situazioni di contatto prolungato faccia a faccia. Il virus può essere trasmesso per contatto diretto con i fluidi corporei di una persona infetta, il contatto di mucose o cute non intatta con lesioni esantematiche aperte o con oggetti contaminati come indumenti o biancheria


Per chi è in procinto di donare il sangue si ricorda che:

  • nei centri di raccolta sarà rafforzata l’anamnesi del donatore, prestando particolare attenzione a contatti stretti con di MPX (confermati o sospetti), a contatti con animali infetti o a recenti viaggi in aree affette da casi autoctoni confermati di MPX;
  • il donatore potrà essere soggetto a una sospensione temporanea di 21 giorni, dall'ultimo giorno di esposizione, se si è trovato in contatto stretto con casi confermati o sospetti di MPX;
  • il donatore verrà anche sottoposto a un attento esame per eventuali segni di infezione, anche dopo la scadenza del periodo di differimento (almeno 21 giorni dall'ultimo giorno di esposizione). È importante prestare particolare attenzione anche a segnali lievi e non specifici come mal di testa o affaticamento o lesioni cutanee;
  • In ogni caso è consigliato di rivolgersi al medico responsabile del processo di selezione per qualsiasi dubbio inerente alle possibilità di contagio anche in assenza di viaggi in zone endemiche.


Per ulteriori informazioni consultare anche:
Circolare Ministero del Salute
Circolare CNS


Data di pubblicazione: 27 maggio 2022 , ultimo aggiornamento 30 maggio 2022


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